Conservazione sostitutiva
Liberare gli archivi dai faldoni, rispettando la normativa e velocizzando la ricerca
La conservazione a norma dei documenti è una questione seria. Scopri i vantaggi di un metodo che, in tutto e per tutto, dona ai documenti digitali valore probatorio ai fini fiscali e legali
Un processo di Conservazione dei Documenti che rispetti le normative vigenti non può essere preso sottogamba. Trasformare i documenti cartacei in documenti digitali ed eliminare gli archivi, infatti, apportano all’azienda molteplici vantaggi in termini organizzativi, logistici, burocratici e fiscali. Ma è necessario affidarsi al software giusto e a professionisti che studino il caso ad hoc. Soprattutto, che sappiano qual è la differenza tra conservazione digitale e conservazione sostitutiva.
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Bilanci, libri paga, cartelle cliniche, libri contabili… I documenti che oggi le aziende conservano per legge in formato cartaceo riempiono gli archivi e occupano innumerevoli metri cubi di spazio sugli scaffali. Eppure, con l’inizio del nuovo millennio, qualcosa è cambiato per chi fa impresa. Grazie alle norme istituite per la conservazione documentale a norma, infatti, tutto questo si può evitare, agevolando le procedure burocratiche.
E quali sono le normative che regolano la conservazione documentale? Il CAD, Codice dell’Amministrazione Digitale (istituito con D. Lgs. 82/2005), è stato il primo testo moderno in materia di conservazione digitale. Esso afferma che la conservazione dei documenti digitali deve garantire autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità e reperibilità ai documenti stessi. Oltre a questo vanno considerati la delibera CNIPA – Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (ente soppresso e sostituito dall’AGID) – e il Decreto del MEF 17/6/2014.
I suddetti provvedimenti formalmente sanciscono la presenza necessaria di un responsabile della conservazione (figura interna all’azienda o delegata in outsourcing), che deve validare e supervisionare in totale autonomia il ciclo di archiviazione e conservazione.
Come visto, un processo di conservazione sostitutiva attribuisce ai documenti archiviati digitalmente un valore legale e fiscale, alla pari di quelli cartacei. Attraverso controlli impostati selettivamente, un buon software di conservazione documentale svolge verifiche complesse. Queste mantengono il controllo sulla completezza e affidabilità dell’archivio sostitutivo. Il software per la conservazione dei documenti garantisce la disponibilità di questi ultimi nel tempo e la loro autenticità.
I vantaggi nell’avere un software per la conservazione a norma sono diversi, tra cui:
Ricapitolando, grazie alle norme che regolano la conservazione sostitutiva, dunque, oggi è possibile sostituire i documenti cartacei con analoghi documenti digitali, affidandosi ai giusti software. I file digitali hanno lo stesso valore legale e fiscale, requisito essenziale per garantirne l’unicità. In questo modo si “smaterializza” la propria documentazione fiscale cartacea e si ricavano dei benefici:
Il software che AB Office Systems offre ai clienti permette di adempiere al processo di conservazione sostitutiva secondo la normativa in vigore. In più, è integrabile in qualsiasi realtà aziendale ed è installabile on premise così come in cloud.
Digital Easy è il pacchetto di soluzioni Konica Minolta sviluppato per la digitalizzazione dei processi. In materia di Conservazione Sostitutiva, è previsto lo specifico Digital Easy Archive.
Adiuto è una piattaforma software creata da JM Consulting nel 2000. In ambito Conservazione Sostitutiva, Adiuto permette il controllo, l’interazione, l’integrazione e la creazione di nuovi modelli.
Nello specifico permette l’implementazione in house di processi di firma digitale manuale o automatica/massiva. Comprende il modulo per l’attivazione delle firme digitali remote. Richiede l’acquisto di pacchetti di firma remota in base ai relativi scaglioni previsti.