Epson WF-C879R e WF-C878R: 86 mila pagine senza cambiare cartucce

La tecnologia RIPS di Epson integrata nelle due nuove stampanti multifunzione WorkForce Pro WF-C878R e WF-C879R consente di stampare fino a 86.000 pagine in bianco e nero o 50.000 a colori, prima di sostituire le taniche di inchiostro.

Epson amplia la gamma WorkForce Pro RIPS. Ecco le WF-C878R e WF-C879R, che sensibilizzano le aziende sul tema delle tecnologie ecosostenibili

 

Epson introduce nella gamma multifunzione le WorkForce Pro RIPS, WF-C879R (foto in apertura) e WF-C878R (foto sotto). Le multifunzione Epson integrano la tecnologia a sacche di inchiostro (RIPS – Replaceable Ink Pack System) e consentono un’autonomia di esercizio fino a 86.000 pagine in bianco e nero e 50.000 pagine a colori prima di sostituire i materiali di consumo. Con la tecnologia Epson, l’utente può ridurre drasticamente la produzione di rifiuti e rispettare di più l’ambiente. Al contempo, ne beneficia anche la produttività aziendale, grazie a un numero ridotto di fermi macchina e di interventi di manutenzione ordinaria.

 

Epson WF-C878R

 

Epson WF-879R con PrecisionCore, il consumo di energia si abbassa

Il motore di stampa delle due multifunzione WF-C878R e WF-C879R si basa su testine PrecisionCore con tecnologia Heat-Free (stampa a freddo). Questa non richiede riscaldamento all’accensione o alla riattivazione della stampante, e permette alle WF-C878R e WF-C879R di esprimere un FPOT (First Page Out Time) di soli 5,5 secondi, evitando sprechi di corrente.

 

Epson RIPS

 

Tecnologia inkjet Epson: in Italia risparmiati 75 milioni di CO2

La tecnologia a getto d’inchiostro di queste MFP offre benefici rilevanti in termini di consumi. Secondo alcune previsioni, infatti, si stima che nell’arco di quattro anni1 i prodotti business inkjet venduti nel 2018 consentiranno alle aziende europee di risparmiare 15,4 milioni di euro in termini di costi energetici e 37.573 tonnellate di CO2.

 

WorkForce WF-C878R e WF-C879R, le caratteristiche tecniche sono di alta classe

Con una velocità di stampa (rispettivamente) di 25 e 26 ppm (ISO/IEC 24734) per fogli A4, le nuove multifunzione 878R e 879R (nella foto in basso con la configurazione a più cassetti) sono tra le più indicate per il mercato business di fascia media. La risoluzione è identica per entrambi i modelli: 4800×1200 dpi in stampa e 1200×1200 dpi per le copie. Il ciclo di stampa consigliato è tra le 2000 e le 10000 pagine al mese.

 

Epson WF-C878R con cassetti

 

Con le multifunzione Epson RIPS il risparmio di CO2 è concreto

Flavio Attramini, Head of Business Sales di Epson Italia, ha affermato: “Avendo stabilito che sostenibilità, produttività ed efficienza sono parametri chiave nella selezione dei prodotti per l’ufficio, Epson si impegna a garantire questi tre aspetti per la sua gamma business inkjet. Ciò emerge in modo evidente nei dati che illustrano le ulteriori opportunità di risparmio offerte da questi prodotti. In Italia, se le aziende sostituissero le proprie stampanti laser con quelle inkjet, il risparmio aggiuntivo ammonterebbe a 231,5 milioni di kWh (pari a un costo di 33,2 milioni di euro). Con questi si potrebbero alimentare oltre 154.000 auto elettriche per un anno intero, mentre la diminuzione di CO2 sarebbe pari a oltre 75 milioni di Kg, equivalenti al volume assorbito da quasi 3,5 milioni di alberi.”

 

Risparmio concreto

“I dati a livello europeo, invece, sarebbero ancora più eclatanti – ha continuato Attramini – con un risparmio aggiuntivo di oltre 1,8 miliardi di kWh di energia all’anno, l’equivalente di circa 213 milioni di euro in termini di costi e di 636 mila tonnellate di CO2, un volume pari alla capacità di assorbimento annua di 29 milioni di alberi2.”

 

(1) Calcolo basato sulle stampanti inkjet Epson per l’ufficio vendute nel 2018. Si riferisce a clienti nei mercati dell’Europa occidentale (Regno Unito, Irlanda, Germania, Austria, Svizzera, Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Belgio, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia), con un utilizzo medio del prodotto di quattro anni. La metodologia di calcolo è stata verificata da TÜV Rheinland.

(2) Metodologia verificata da TÜV Rheinland in base al “consumo energetico tipico” definito nell’ambito della procedura di test Energy Star ed espresso in kWh all’anno. Modelli identificati utilizzando l’HCP Tracker Q2 2019 di IDC (dati dal primo trimestre 2015 al quarto trimestre 2018) e la base installata 2018 nelle aziende di 22 paesi europei, secondo quanto indicato da IDC (Installed Base by Vertical, Q2 2019).

 

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